Χαος Γενετο

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Ash&Debris
TOPIC_ICON11  view post Posted on 15/4/2010, 01:42 by: Ash&Debris




«Supponendo che all'inizio dell'Universo ci fosse un punto singolare da cui è stato originato l'Universo come noi lo conosciamo, verrebbe da chiedersi che cosa c'era prima; se si pensa che vi sia stato qualcosa, prima della Singolarità che originò l'Universo, bisognerebbe considerare che, pur avendo a disposizione dei dati su questo argomento, la Singolarità avrebbe fatto in modo che questi non ci aiutino a dedurre informazioni riguardo al nostro Universo. Viceversa, se, come si da il caso, noi non conoscessimo nulla riguardo a quello che esisteva prima della Singolarità, le informazioni che il nostro Universo ci da non ci aiutano a saperne di più. Il fatto che ci fosse qualcosa o meno è totalmente ininfluente»

Quindi non ha senso parlarne: la disquisizione su ciò che non si può conoscere è insensata, almeno finché non si avranno elementi in virtù dei quali si potranno fare delle supposizioni.

Una volta in possesso di questi elementi, è lecito considerare come possibili tutti quegli scenari che hanno, come risultato finale, ciò che si conosce.


«Per quanto sia solido il nostro sistema di idee, dobbiamo essere pronti ad abbandonarlo in favore di un nuovo sistema che sia più aderente alla realtà»

Ciò implica l'ammettere di essere in torto, il che arreca dolore. Lasciare che questo dolore ci impedisca di migliorare il nostro sistema di idee, e quindi noi stessi, è sbagliato.
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Caos (Χαος) è il combinarsi di un enorme numero di variabili la cui sconfinata entità sfugge alle capacità della mente umana. Così tante ipotesi, così tante variabili: nessuna mente umana sarà mai in grado di abbracciarle, considerarle e calcolarle tutte.
Nessuna mente umana comprenderà mai quello che noi chiamiamo Caos. Per questo motivo, il Caos è mistero, per noi.

Causalità: l'idea secondo la quale tutto ciò che esiste è nato dal caso;
Casualità: l'idea secondo la quale ogni fenomeno è un effetto che ha delle cause;

Non è difficile notare come questi due concetti possano perfettamente coincidere: una moltitudine di variabili si sarebbe combinata causalmente originando un risultato che possiamo vedere. La moltitudine di queste cause le ha rese caos nella nostra mente, incapace di comprenderle.

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Un numero potenzialmente infinito di fattori, nell'Universo, si sono combinati in quindici miliardi di anni di storia per arrivare all'unico risultato che conta:
TU
.
Del mondo avrai sempre e solo un punto di vista, che coincide con il tuo. Se tutto il mondo che vedi non esistesse, questo sarebbe irrilevante fin tanto che tu lo vedi e lo credi reale.

L'essere umano non possiede alcuna memoria genetica, fatta eccezione, come in tutte le specie, per gli istinti. Gli eventi della vita plasmano il modo in cui l'uomo vede il mondo, il modo in cui pensa, il modo in cui impara. Il risultato è la combinazione di agenti ambientali e instintuali, con alla base la chimica del corpo umano.
Se io fossi te, se fossi nato dove tu sei nato, se avessi vissuto ciò che tu hai vissuto, se avessi visto ciò che tu hai visto, se avessi imparato ciò che tu hai imparato durante la tua vita, dal primo momento fino ad ora, avrei fatto esattamente le stesse scelte che tu hai fatto, e in questo instante sarei ciò che sei tu.


Questo finché non diventiamo consapevoli delle nostre scelte.



Esistono molte cose, nell'Universo, che non possiamo controllare in nessuno modo.
CITAZIONE
Se domani un megaflare si sprigionasse dal Sole e distruggesse tutte le forme di vita su questo pianeta, noi non potremmo farci niente.
Non potremmo dare la colpa a nessuno.

In un'epoca diversa, con una diversa tecnologia, avremmo potuto sperare di fare qualcosa. Ma non è questo il caso.

Ma esistono anche alcune cose che possiamo controllare.
CITAZIONE
Se pensi che le persone intorno a te non ti capiscano, che il mondo sia contro di te, ti sbagli.
Le persone possono avere difficoltà a capirti, ma esistono modi per farti capire da loro.
Le persone possono non vedere il bene che hai dentro, ma ciò accade perché non sei capace di mostrarlo: esistono modi per farlo.
Le persone possono osteggiare le tue idee, ma esistono modi per farsi rispettare.

Questi modi possono essere imparati. Se non li conosci, la colpa è tua.
Cercali, per conoscerli.

E queste cose sono molte di più di quanto potremmo pensare.

Fin tanto che la tua mente ha delle potenzialità, sta a te sfruttarle, perché puoi farlo. Se non lo farai, e se a causa di questo la situazione si volgerà a tuo sfavore, sarà soltanto colpa tua.
La volontà è tutto.
Se sviluppiamo le nostre facoltà in modo da prevenire ogni situazione sfavorevole, avremo il controllo degli eventi su cui possiamo influire.

«Le nostre azioni, ovvero le nostre scelte, sono l'unica cosa ci qualifica»

Esiste un limite netto fra gli eventi sui quali non abbiamo alcuna influenza e gli eventi sui quali ne abbiamo. Esiste un confine, un bolla intorno ad ogni singolo indiviuo, intorno ad ognuno di noi, all'interno della quale noi abbiamo il potere.
Il confine è nitido, ma non sappiamo esattamente dove si trova. Dobbiamo testare le nostre potenzialità per scoprire fino a che punto il nostro potere influenza gli eventi.
E vedremo che questo limite è molto più lontano di quanto immaginiamo; la nostra sfera d'azione è molto più ampia di quanto pensiamo.

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Il nostro potere di determinare gli eventi ci porta davanti a numerose scelte: la potenzialità ci dà la facoltà di scegliere.
Se ci riflettessimo, tuttavia, capiremmo che tutte le scelte della vita sono illusorie, e si riducono alla sola scelta fondamentale:

AGIRE O NON AGIRE

Tutto si riduce al semplice scegliere se migliorarsi o meno, se prevenire o meno un potenziale evento sfavorevole.
Scegli di Agire, e avrai il controllo.
Scegli di Non Agire, e potrai biasimare solo te stesso.

«Il problema è la scelta»

«La volontà è tutto»


In ogni istante ognuno di noi è il risultato di una serie di eventi che lo hanno portato ad essere come effettivamente è, nell'istante dato.
CITAZIONE
Un secondo fa non eravamo come siamo adesso, perché adesso abbiamo un secondo in più di esperienza.
E tra un secondo ne avremo più di quanto ne abbiamo ora.

Ciò che siamo in questo istante è una singolarità.

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Un'altra serie di eventi, diversa dalla prima, avrebbe potuto ipoteticamente portare lo stesso individuo allo stesso risultato. Se cose fosse stato, non ci sarebbe modo di distinguere quale percorso è stato seguito per giungere al risultato.
Quello che siamo stati o che abbiamo fatto in passato è irrilevante. Ciò che conta è quello che siamo e facciamo ora.

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Il potere che ognuno di noi ha sugli eventi intorno a noi coincide con il potere della mente. Com'è noto, gli esseri umani non utilizzano che una piccola percentuale delle proprie facoltà mentali.
Il potere esiste già, dentro di noi.
Ma spesso non sappiamo come porlo alla nostra portata. O, semplicemente, non sappiamo che esiste.

«Se ciò che ti impedisce di raggiungere il tuo scopo è un ostacolo nella tua mente, questo può essere superato»

La mente umana è una macchina biologica dalle capacità straordinarie.
CITAZIONE
È come se noi fossimo dotati di una tecnologia avanzatissima, che però è quasi del tutto sconosciuta. Ogni giorni la usiamo in modo goffo, senza sapere bene come muoverci. Abbiamo capito come manovrarla per ottenere certi risultati, ma altre volte sbagliamo e facciamo danni.

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CITAZIONE
Nessuno ci ha scritto le istruzioni per usare questa "macchina" dalle potenzialità pressoché illimitate.
O, meglio, qualcuno ci ha provato. Ma gli hanno detto che queste sono tutte stupidaggini.
Pur di non ammettere di aver avuto torto fino a quel momento a nascondersi per tutta la vita dietro un comodo "Non potevo farci niente"

Eppure la psicologia è l'unica possibile chiave di lettura della mente umana. Fino ad ora, è l'unica che abbiamo.

CITAZIONE
Alcune persone, più di altre, potrebbero possedere delle attitudini innate quali un encefalo particolarmente affusolato o sviluppato. Taluni, più di altri, potrebbero essere cresciuti in un ambiente stimolante per la mente.

Ma si dà il caso che ogni cervello umano possiede le medesime potenzialità, per quanto esse siano difficili da trasformare in capacità reali.
Una volta raggiunte, non sarà importante in che modo l'individuo ha raggiunto un tale livello di padronanza della propria mente. L'importante sarà soltanto aver raggiunto tale padronanza.

Allora, perché le persone continuano a negare le proprie responsabilità?

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Dolore


Il dolore è il più efficace metodo di apprendimento.
È insito nella natura umana comportarsi in modo da evitare le situazioni che, in passato, abbiamo sperimentato come dolorose.
La sofferenza fisica è semplice: avverte l'individuo quando il suo corpo è danneggiato.
La sofferenza mentale è più complessa:
- sul piano cosciente, è dovuta alla consapevolezza dell'imminenza del dolore fisico;
- sul piano stratificato dell'inconscio, è ugualmente dovuta alla consapevolezza dell'imminenza del dolore fisico, come per il piano cosciente, ma attraversa molte più fasi.

Il dolore è un'esperienza comune e continua nella vita umana.
Per tutti, nella vita, arriva il giorno in cui il bambino felice entra in una fase della sua vita in cui il dolore fa da padrone.
CITAZIONE
In questo periodo hai tutti i problemi del mondo, vivi ogni tipo di dolore: nessuno ti capisce, nessuno ti ama, nessuno comprende il tuo modo di soffrire; e sei disperato perché pensi che nessun altro abbia tanti problemi quanti ne hai tu e che questi non potranno mai essere risolti, oppure sei frustrato perché dovrai aspettare ancora a lungo.

Una volta passata questa fase, che chiamiamo adolescenza, il bambino è maturato in adulto, e questo è dovuto al fatto che la massiccia esperienza del dolore l'ha profondamente cambiato.

È a causa del dolore che maturiamo e che invecchiamo.
Si suppone, infatti, che tanto maggiore sia il tempo trascorso in vita, tante più siano le esperienze fatte, e di conseguenza tanto più dolore si sia sperimentato nella vita. L'esperienza del dolore mette continuamente alla prova l'individuo durante l'intero corso della sua vita fino a lasciarlo stremato nella mente e nel corpo.

«Più aumenta la conoscenza, più aumenta il dolore»

La mente non sopporta tanto dolore.
CITAZIONE
Una volta la vita media di un essere umano erano sui quarant'anni: vivevano in condizioni pessime ed avevano sempre a che fare con il dolore in tutte le forme possibili. Alla fine, devi comunque trovare un modo per smettere di soffrire: che sia esso la morte oppure l'autoillusione che il dolore non esista.
Oggi viviamo per più del doppio del tempo. Come facciamo ad arrivarci ancora vivi e sani?

La stratificazione della psiche umana (la divisione tra coscienza e inconscio) permette all'uomo di adottare efficaci stratagemmi di autoconvincimento.
CITAZIONE
L'uomo vorrebbe essere felice. Chi non lo vorrebbe?
Ma la realtà è impregnata di dolore.

Se tu sapessi di avere un modo per sfuggire a tutto questo dolore, lo useresti?
Lo faresti anche se, per fare ciò, dovessi arrivare a deformare la tua visione della realtà circostante?

Se hai risposto sì, il tuo inconscio lo ha già fatto per te molto tempo fa.

Il dolore è tale da portare l'uomo ad autoaffermarsi in tutti i modi possibili, per sentirsi importante, per compensare le insicurezze del tuo essere, per evitare, quindi, di rimanere solo.

«Per quanto sia solido il nostro sistema di idee, dobbiamo essere pronti ad abbandonarlo in favore di un nuovo sistema che sia più aderente alla realtà»


Per migliorare sé stesso e il proprio modo di vedere la realtà, l'individuo deve sempre imparare dall'esperienza e cambiare la sua concezione in favore di una migliore.
Cambiare concezione significa riconoscere che la precedente è sbagliata, il che implica ammettere di aver sempre avuto torto fino a quel momento.

Se vogliamo migliorare noi stessi, siamo costretti a soffrire.
La scelta è soltanto una.




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Edited by Ash&Debris - 21/4/2010, 16:26
 
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